Eravamo molto gelosi di imbot-tigliare tutto il nostro butt di Macduff 1997 ed inoltre, come già anticipatovi l’anno scorso, è veramente stimolante studiare l’evolvere di questo spirito ricco di sfaccettature. Quindi con un anno di invecchiamento in più nello stesso barile, naturalmente, con un po’ più di spazio, vi pre-sentiamo nuovamente un whisky che ancora ripropone una volata e si declina come un mix di due opposti: un roastbeef di Angus scozzese ed una ciliegia di Vigno-la; È come trovare la dolcezza in un frutto all’apparenza aspro. L’austerità di questo single malt, molto “carne di manzo” si combina con la dolcezza pungente del fusto di sherry. Toni e sentori più evolu-ti leggermente più rotondi rispetto all’imbottigliamento precedente.Al naso note solfuree che celano tutta la miriade di sfaccettature che questo spirito sprigiona. In-fatti, dopo essersi liberato, si rivela un po’ salino, un po’ fragrante ed infine, in maniera sorprendente, molto dolce in bocca appunto succulento come il frutto di mag-gio. Quindi sentori di fiammi-fero spento e di soffioni termali. Si apre una gamma di profumi stridenti e, allo stesso tempo, grassi. Percezioni che troviamo al contempo ribaltate in bocca. Le tonalità dolci si scatenano subi-to e quelle più longilinee si mani-festano in un secondo momento, anzi, più nel retrogusto. Frutta secca e cotognata, ebbene sì, le estremità si attraggono e si com-pletano in maniera congruente in un’armonia di toni e sensazioni, purtroppo, scordate da tempo.“Era de maggio e te cadéano ‘nzi-no, a schiocche a schiocche, li cce-rase rosse.Fresca era ll’aria, e tutto lu ciardi-no addurava de rose a ciento passe.Era de maggio; io no, nun mme ne scordo, na canzone cantávemo a doje voce.Cchiù tiempo passa e cchiù mme n’allicordo, fresca era ll’aria e la canzona doce”Era De Maggio - Canzone Napole-tana d’amore, 1885