Da dove inizia un compositore con il foglio bianco sulla scrivania? Qual è la prima scalpellata dello scultore che guarda il blocco di marmo vergine? Ed il cuoco... il mastro cerimoniere... che deve or-ganizzare la più bella festa dell’an-no da dove iniziano?L’arte, l’estro, la voglia di eccelle-re... di stupire... è il motore che ha da sempre elevato la fantasia e l’intelletto umano e ha proiettato l’umanità nell’universo. L’infinito oltre se stessi.Dedichiamo questo whisky a chi studia, inventa, crea, stravolge, conserva... a chi ama la propria passione al punto di lasciare il cer-to per l’incerto spingendosi oltre ogni confine mai raggiunto prima. Al naso troviamo una dispensa appena aperta. Farine, legumi e vettovaglie preziose e se- grete si accavallano in maniera caotica, ma ordinata. Equilibrata. Toni balsa-mici, salini, saporiti e succulenti fanno da preludio ad un distillato da mangiare. Troviamo miele, spe-zie, menta, frutti di bosco.... e sì anchè un po’ di liquirizia.In bocca prelibato, succulente come un piatto d’altri tempi, quel-lo che si mangiava dalla nonna. Entrata pungente, salina e pic-cante. Sensazione in bocca molto avvolgente fragrante. Una tigella. Grasso, succulento, ricco o meglio opulento. Barocco.