La misura del tempo... Pesare il tempo, interpretarlo, cercarlo e tro-vare alla fine quello giusto è ciò che ci ricordiamo e riscopriamo ogni volta che facciamo un imbottiglia-mento, ogni volta che vi presentia-mo un whisky come questo. Dietro ad ogni strumento che usiamo c'è una storia di secoli di scoperte, di maestria e di ricerca dell'intelletto umano. Guardare l'ora? Un atto semplice automatico: la tecnologia è tutt'attorno a noi, orologi, telefo-ni, ingranaggi ecc... Ed eccoci qua! Ci sentiamo come quel Maestro che attraverso la meridiana trova il raggio di luce, cerca di vincere ed imbrigliare il tempo, trasformarlo in una linea per intrappolarlo, do-marlo e infine misuralo. Quest'an-no a voi, con la stessa maestria, vi presentiamo due espressioni di Islay eccezionalmente diverse anche se provenienti dalla stessa distilleria. Un grado pieno e questo Sherry... Avvicinando il naso eccoci catapul-tati sulla battigia mano nella mano con l'altra metà del nostro univer-so. Cipria, iodio, torba, legna di un fuoco che arde poco lontano da noi. Punte di menta caffè appena tosta-to, maggiorana e spezie. In bocca persistente, pungente come ce lo aspettavamo e deve essere. Il grado pieno lo accompagna con grande ritmo. Lasciateci dire come i grandi bassisti, che non si vedono sempre nell'angolo del palco, ma che poi si sentono. Brio ed eleganza, struttu-ra complessa e leggiadria. Non ci stancheremo mai di rimarcarlo... vi imploriamo di non berlo troppo frettolosamente... per rimanere in tema col non buttare via il tempo...